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Knottenkino

“Al Knottenkino il programma cambia seguendo le turblolenze del tempo: l'ottica varia con alternanze o drammatiche, o morbide di trasparenze, luminosità, vicinanze e lontananze, di atmosfera e poesia, di messaggi, modulando gli stati d'animo di chi guarda.
Dal Tessa al Penegal e fino al Corno Bianco. E se riuscite a star seduti per tutta la durata del film – i trenta sedili in acciaio e legno di castagno sono pratici e robusti ma non certo imbottiti (propio come la vita) – avrete in omaggio un secondo film: quello proiettato dentro di voi e di cui voi stessi siete principali interpreti e registi; quello con il finale incerto proprio come la vita.”
Inga Hosp



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